Sabato, 15 Novembre 2025

Halloween nel Post Umanesimo


Siamo fatti di storie e di umana voglia di star bene insieme e di condividere momenti di gioia. Ai giovani piace ritrovarsi insieme per fare festa. Così la pagana festa di Halloween del 31 ottobre è salita sul sipario occidentale e, con un giorno di anticipo, ha preso il sopravvento rispetto alle festività cattoliche del 1 novembre di Ognissanti e del 2 novembre per la commemorazione dei morti.^1


Halloween nel Post Umanesimo

Siamo fatti di storie e di umana voglia di star bene insieme e di condividere momenti di gioia.

Ai giovani piace ritrovarsi insieme per fare festa.

Così la pagana festa di Halloween del 31 ottobre è salita sul sipario occidentale e, con un giorno di anticipo, ha preso il sopravvento rispetto alle festività cattoliche del 1 novembre di Ognissanti e del 2 novembre per la commemorazione dei morti.^1

I cattolici si offendono, ma non ha senso prendersela contro la gioia popolare che plaude tale festività.

Le fantasie manifeste di Halloween, col gusto del terrore, divulgano spensieratezza.

Il motto è: -Lavora e poi divertiti. Nel giorno della festività dedicati all’allegria. Le commemorazioni non servono.

Così le ricche case si aprono. Di fatto vince il forte potere dissacrante delle immagini delle tombe cimiteriali, dove gli zombie escono dalle casse mortuarie che magicamente s’aprono da sole.

Da dove nasce tale immaginario popolare?

 

Bambini in maschera con i dolcetti.

In questa nuova tradizione d’origine anglosassone, è imperdibile il fascino dei i bambini che girano chiedendo “dolcetto o scherzetto”, punendo con uno scherzetto la vecchia chiusa avarizia ed aprendo al nuovo,, allo sconosciuto, a colui che mai sarà nel tuo mondo se non per quell’istante dinanzi al quale non ti sei tirato indietro.^2

 

Gli zombie.

I morti incartapecoriti che escono dalle tombe mostrano la loro condizione trapassata e tu li devi mettere definitivamente da parte ed andare avanti.

 

Il meccanismo del superamento delle paure.

Il meccanismo del superamento delle paure spinge a delle risposte che possono essere guidate come azioni collegate.

 

Se io ti dico: -Non pensare agli elefanti, introduco nel tuo pensiero gli elefanti ed in quel momento tu li vedrai, come prima non li stavi neanche lontanamente pensando.

Così io da bambina, cercando amici nel cortile condominiale, venivo presa in giro dai più grandi, che mi dicevano che di notte sarebbe venuto in casa il lupo a mangiarmi e facendomi urlare dal terrore, finché mia madre, dal balcone del secondo piano, non interveniva, calmando le animosità dei più grandi, donando loro magari dei graditi ghiaccioli.

 

Le azioni possono guidare i pensieri ed i pensieri possono guidare le azioni.

Il meccanismo del plagio è un forte strumento che può muovere grandi masse dormienti.

Così i vivi, superano la paura della morte esorcizzando la paura dei morti che mostruosi e minacciosi, inseguono i vivi.

 

Come?

 

Riconoscendo che è una fantasia.^3

Così dando un definitivo addio ai morti, piuttosto che fermarsi nel silenzio commemorativo dei cari estinti.

Così i morti si chiudono e si dimenticano dopo un breve discorsetto di commemorazione, abbandonando la tradizione della commemorazione condivisa.

Così i vivi, dovunque si trovino, si aprono al nuovo.

Così hanno di fatto suggerito ed evocato le immagini delle deliziose villette americane, con le porte aperte ai giocosi bimbi travestiti, che, con in mano un grazioso cestino, donano il dolcetto in cambio di una monetina, per non infliggere altrimenti in penitenza un divertente scherzetto.

 

Quale sarebbe potuta essere una migliore trovata?

 

Non vince la divertente ricorrenza di Halloween, con il suo immaginario popolare fantasioso e provocatorio?

 

E così Halloween, in un momento di perdita del valore delle tradizioni delle festività religiose cattoliche, ha tolto il tempo che riuniva le generazioni in terra, per la commemorazione dei cari defunti.

 

Note

 

^1 Per un’analisi sulla diffusione e standardizzazione delle celebrazioni culturali: Hobsbawm, Eric J. e Ranger, Terence (a cura di). L'invenzione della tradizione (1983).

^2 Sulla trasformazione delle celebrazioni in occasioni di consumo emotivo e star bene insieme nella società moderna: Bauman, Zygmunt. Vita liquida (2005) o Consumo, dunque sono (2007).

^3 Riguardo il meccanismo psicologico dell'attrazione e dell'esorcismo del macabro, ovvero il ritorno di ciò che è familiare ma represso: Freud, Sigmund. Il perturbante (1919).

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